LE RADICI DELL'ILLUSTRISSIMA CASA
Buenos Aires, 28.02.2017Bisavolo del trisavolo di don Alejandro Gastón Jantus Lordi de Sobremonte fu don José Antonio Mas de Sobremonte (1745-1810), nipote di don Rafael de Sobremonte (1745-1827), III Marchese de Sobremonte, e nipote abiatico di don Raimundo Bravo de Sobremonte y Castillo (1707), II Marchese de Sobremonte, figlio del trisnipote del trisnipote di don Hernand González Bravo de Sobremonte (ca. 1400), Nobile di Sosilla (Hijodalgo de solar conocido).
Le radici dell'Illustrissima Casa.
e radici dell'Illustrissima Casa Jantus Lordi de Sobremonte risalgono a tempi immemorabili. Nel XV secolo vi sono documenti relativi a don Hernand González Bravo de Sobremonte (ca. 1400), avo del trisavolo del trisavolo del trisavolo del trisavolo di don Alejandro Gastón Jantus Lordi de Sobremonte, Nobile di Sosilla (Hijodalgo de solar conocido) nella giurisdizione (Merindad) de Reinosa dove possedeva una torre, una casa ed un palazzo che fu “solar notorio” della Famiglia in quella terra dei Bravo che si estendeva fino a San Cristóbal de Sobremonte (oggi San Cristóbal del Monte) nella Merindad de Reinosa, nel municipio di Valderredible, a 14 km da Aguilar de Campóo, altro “solar notorio” dei Bravo de Sobremonte.
Suo figlio, don Juan Alonso “Pintor” Bravo de Sobremonte (ca. 1435), fu Nobile (Hijodalgo) per privilegio reale di conferma e il titolo passò poi a suo nipote abiatico don Sebastián Bravo de Sobremonte (ca. 1470) e a suo bisnipote abiatico don Alonso Bravo de Sobremonte (1502) che nel 1551 adì la Reale Cancelleria di Valladolid per ottenere la patente di nobiltà, concessa poi nel 1551 al suo omonimo figlio don Alonso Bravo de Sobremonte (1538).
Gli successe don Francisco Bravo de Sobremonte (1575-1630), Hijodalgo, Cavaliere dell’Ordine di Calatrava, che partí per Napoli insieme al Viceré Fernando Ruiz de Castro, VI Conde de Lemos, occupando la carica di Maggiordomo Governatore della città di Nola e di Ispettore Generale delle Galere di Spagna e che fu zio del piú grande medico dell’epoca, il dottore don Gaspar Bravo Ramírez de Sobremonte (1603-1683), Hijodalgo, Medico di Camera di Re Filippo IV e di Re Carlo II, Baccalaureato in Medicina nel 1630 e Dottore in Medicina nel 1637, titolare di 5 cattedre mediche e autore di una voluminosa opera che, attraverso numerose edizioni, ebbe una grande rilevanza dentro e fuori i confini di Spagna.
A don Francisco successe suo figlio don Juan Bravo de Sobremonte (1610-1664), Hijodalgo a cui il Re conferí il titolo di Correo Mayor di Aguilar del Campóo, e poi suo nipote abiatico don Manuel Bravo de Sobremonte de Bergaño (1650) e suo bisnipote abiatico don Manuel Antonio Bravo de Sobremonte (1684), padre del I Marchese de Sobremonte.
Successori di Manuel Antonio furono quindi i suoi figli: prima don José Antonio Bravo de Sobremonte y Castillo (1704-1767), Hijodalgo Notorio de Sangre, I Marchese de Sobremonte, Governatore di Cartagena de Indias; e dopo don Raimundo Bravo de Sobremonte y Castillo (1707), II Marchese de Sobremonte, Ministro dell’Economia, della Marina e della Guerra, a cui successe suo figlio don Rafael de Sobremonte (1745-1827), III Marchese de Sobremonte, Primo Governatore di Córdoba del Tucumán (1783-1797) e Viceré del Río de la Plata (1804-1807).
Dal 1827, alla morte del III Marchese de Sobremonte, il titolo marchionale rimase vacante fino al 1929, quando fu restaurato da Re Alfonso XIII a favore del Ramo Spagnolo della Casa de Sobremonte. Fu quindi don Lorenzo de León y Ruiz, trisnipote abiatico di donna Juana María Nepomucena de Sobremonte y Larrazábal (figlia nonogenita di don Rafael de Sobremonte), a portare fino alla sua morte avvenuta nel 1957 il titolo di IV Marchese de Sobremonte. Nel 1959 gli successe suo figlio, don Diego de León y Echevarría, V Marchese de Sobremonte.
Nel frattempo, il Ramo Rioplatense della Casa de Sobremonte proseguì con la discendenza di donna María del Carmen de Sobremonte (1748), figlia del II Marchese de Sobremonte e quindi sorella del Viceré del Río de la Plata, che sposò don Mas de Sobremonte (1746). Loro figlio, don José Antonio Mas de Sobremonte (1745-1810), bisavolo del trisavolo di don Alejandro Gastón Jantus Lordi de Sobremonte, fu proprietario terriero a San Luis del Palmar, Corrientes; e così anche loro nipote abiatico, don Eugenio Mas de Sobremonte y Diaz Moreno (1775) che sposó donna Petrona Paula Villanueva. Dal loro matrimonio nacque don Desiderio Mas de Sobremonte y Villanueva (1817-1884), grande filantropo, che per discrepanze di ordine privato ruppe le relazioni con suo padre e si trasferì in Brasile adottando il cognome JANTUS preso da un sacerdote greco che gli fu vicino.
Don Desiderio Mas de Sobremonte y Villanueva prese dunque il nome di don José María Jantus e, mosso dall’incontenibile desiderio di contribuire al bene dell’umanità, promosse tra l’altro la costruzione di un ospedale per il ricovero degli indigenti, anche stranieri («para asilo de los desgraciados enfermos bien fuesen del país o extranjeros»), richiedendo l’approvazione dell’allora Presidente della Nazione, Brigadiere Generale don Justo José de Urquiza con una lettera oggi conservata presso l’Archivio Generale della Nazione, Sala VII, Archivio Urquiza, Fascicolo 119, Pagina 156, Anno 1857.
Don José María sposò donna Emiliana Coelho y de la Pasau Severo (1828), figlia di Miguel Coelho e di María de la Pasau Severo, proprietari terrieri nello Stato di Rio Grande del Sur, e dal loro matrimonio nacque il trisavolo di don Alejandro Gastón Jantus Lordi de Sobremonte, don Miguel Jantus y Coelho (1846-1926) nato ad Uruguayana, Rio Grande Do Sul, Brasile, e fondatore nonché Amministratore Delegato (Director Gerente) fino al 1926 del «Banco del Comercio» di Corrientes. Il 13 marzo 1869 si sposò nella Basilica di San Nicola di Bari a Buenos Aires, Argentina, con donna Arcelia Baigorri y Baygorri (1842-1909).
Loro figlio fu il bisavolo di don Alejandro Gastón Jantus Lordi de Sobremonte, don Leopoldo Andrés Jantus y Baigorri (1874-1936), fratello del famoso Giudice Federale don Miguel Luciano Jantus y Baigorri, già Professore della Facoltà di Diritto di Buenos Aires. Egli sposò donna Juana Molina e dal loro matrimonio nacque il nonno di don Alejandro Gastón Jantus Lordi de Sobremonte, don Miguel Jantus y Molina (1927-1970), che a sua volta sposó donna María Angela Rios.
Dal loro matrimonio nacque don Raúl Alcides Jantus (1941) che a sua volta sposò donna Emilia Lordi-Jantus de Sobremonte (1948), Dama dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, dando origine all’attuale Illustrissima Casa Jantus Lordi de Sobremonte. Dalla loro unione nacque don Alejandro Gastón Jantus Lordi de Sobremonte (1971), Cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro ed Ufficiale dell'Ordine al Merito di Savoia, attuale Capo di Nome e d'Arme dell'Illustrissima Casa Jantus Lordi de Sobremonte.
La genealogia dell'Illustrissima Famiglia, ampiamente dettagliata nella «Historia genealógica de algunos linajes argentinos», Buenos Aires, 1972, ad opera del genealogista Eduardo A. Coghlan, è stata oggetto di pubblicazione anche sul «Boletín Mensual del Instituto Argentino de Ciencias Genealógicas» Numero 98, Tomo VII, Maggio 1980, pagg. 46-59 “Los Jantus” (boletin_iacg_98.pdf), sempre ad opera del genealogista Eduardo A. Coghlan, accademico (miembro de número) dell’«Instituto Argentino de Ciencias Genealógicas». A pag. 54 punto “2” del Bollettino figura don Leopoldo Andrés Jantus y Baigorri (1874-1936,) bisavolo di don Alejandro Gastón Jantus Lordi de Sobremonte e fratello del famoso Giudice Federale don Miguel Luciano Jantus y Baigorri. Nella stessa pagina, stesso punto, inciso “a”, figura don Miguel Jantus y Molina (1927-1970), avo di don Alejandro Gastón Jantus Lordi de Sobremonte, la cui genealogia è sintetizzata nel seguente albero: genealogia_agjlds.pdf.
Grande propulsore, negli ultimi circa 50 anni, dell’Illustrissima Casa Jantus Lordi de Sobremonte è stata donna Emilia Lordi-Jantus de Sobremonte. Nel 1975, in concomitanza del trasferimento della residenza della Famiglia e in occasione del quarto genetliaco di don Alejandro Gastón Jantus Lordi de Sobremonte, Ella ha voluto enfatizzare un nuovo inizio per l’Illustrissima Casa, aggiornando lo Stemma da tempo immemorabile continuamente usato dalla Famiglia in maniera tale da includere i motivi che maggiormente riflettevano la più recente storia familiare insieme a quelli originali, istituendo a rappresentare e sintetizzare le diverse componenti della Famiglia uno Stemma inquartato: nel primo d’oro al monte di verde di 6 cime poste 3,2,1 in centro sostenente un albero di verde con tronco verde, sormontato da un sole raggiante di rosso posto nel cantone sinistro; nel secondo d’azzurro alla torre d’argento muragliata e merlata di 5 pezzi chiusa e finestrata di 2, sostenuta da 2 leoni controrampanti d’oro; nel terzo d’azzurro al castello medioevale d’oro finestrato aperto, merlato e torricellato di 3 pezzi; nel quarto d’oro all’aquila nera. Scudo timbrato da Corona di Nobile.
Ella ha inoltre istituito a futura memoria, per don Alejandro Gastón Jantus Lordi de Sobremonte e per le prossime generazioni, per tramandare il senso di determinazione e la paziente perseveranza che da sempre contraddistingue l’azione dell’Illustrissima Casa, il motto da porre sotto lo Scudo: “MEMENTO AUDERE SEMPER”, volto a sottolineare la costanza e la fermezza nel tener fede ai propri propositi e nel perseguire i propri scopi con fiducia ed ottimismo, senza mai soccombere agli ostacoli o farsi vincere dalle difficoltà; e l’ulteriore motto: “GENUS A ME HABET ORIGINEM”, volto a sottolineare la responsabilità per le future generazioni di continuare a dare lustro alla Nostra Famiglia, perché chi nasce nobile eredita la nobiltà dei suoi maggiori ma chi crescendo si fa più virtuoso diviene più nobile e maggiore nobiltà lascia ereditare ai suoi posteri.
Psicotécnica, specializzata in Psicologia Sociale, Direttore del Dipartimento di Psicologia Sociale dell’International Center for Social Research, giornalista “full member” della Society of Professional Journalists con sede a Indianapolis, vicedirettore del Notiziario CNN e di World and Pleasure International Magazine, donna Emilia Lordi-Jantus de Sobremonte è stata funzionaria con status diplomatico dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) e del Programma Alimentare Mondiale (WFP). Nel 1978 ha promosso la costituzione della World Organization for International Relations (WOIR), di cui è stata membro fondatore, presidente e segretario generale.
In considerazione della sua figura morale, delle sue particolari benemerenze e dell'impegno nel perseguire finalità umanitarie e filantropiche, donna Emilia Lordi-Jantus de Sobremonte è stata insignita del titolo di Dama dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, ricevendo la prestigiosa onorificenza da S.A.R. il Principe Vittorio Emanuele di Savoia, Capo della Real Casa d’Italia.
In riconoscimento degli oltre 40 anni di attività al servizio del prossimo, donna Emilia Lordi-Jantus de Sobremonte ha inoltre ricevuto la Medaglia d’Oro (Grand Or) della Federazione Francese del Volontariato (Fédération Française du Bénévolat Associatif) e «per le sue varie ed importanti benemerenze sociali ed accademiche» è stata nominata Accademico Benemerito della Real Academia Sancti Ambrosii Martyris, patrocinata da S.A.R. Dom Duarte di Bragança, Capo della Casa Reale di Portogallo.
Per conservare la memoria storica dell’Illustrissima Casa Jantus Lordi de Sobremonte, per volontà di donna Emilia Lordi-Jantus de Sobremonte, è stata costituita l’associazione senza fini di lucro omonima dell’Illustrissima Casa che si propone precipuamente di:
i) operare a livello nazionale ed internazionale per conservare la memoria storica dell’Illustrissima Famiglia, preservarne l’identità e mantenerne vivi i valori, la tradizione, la cultura e la spiritualità; e
ii) favorire la vera cavalleria e la fratellanza Cristiana e conseguire finalità di solidarietà sociale ispirate dai più alti valori della cultura Cristiana.